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domenico colafrala
2 reviews on 1 places
Non pochi passi indietro rispetto alla precedente gestione o generazione, se corrisponde quello che ha raccontato il figlio sulla continuità della galleria mentre ci mostrava le opere esposte al livello sottostante. Ma il contributo e l'interesse del discendente non trovano la carica e motivazione che invece vantava il padre, abbastanza noto sulla piazza. Anche la figlia rimasta nella sala al piano terra non sembra avere la marcia in più che servirebbe. Peccato la scarsissima visibilità della galleria sulla/dalla piazza, non certo incrementata dall'insegna <28> minimal: per non pagare la tassa sulla pubblicità?
La chiesa venne edificata nel XV secolo ed è legata alla tradizione che racconta che un nobile che stava per essere giustiziato in piazza, nel momento di pentirsi prima di morire, aveva espresso il desiderio che nel luogo del supplizio venisse posta l'immagine della Vergine a conforto dei condannati alla pena capitale, durante i loro ultimi momenti. Quindi il nome della chiesa, così come della piazza antistante ha origine proprio da questa storia. Come si diceva sopra nel 1470, dopo i numerosi miracoli attribuiti all'immagine venne edificata, la prima volta, la Chiesa. In seguito venne aggiunto un ospedale e la chiesa venne ricostruita da Martino Longhi il vecchio che ideò la facciata nello stile della Controriforma. L'edificio comprende 11 cappelle laterali e la celebre immagine della Vergine che è stata stata posta nel presbiterio. Fino al 1936 alle spalle della chiesa rimase l'ospedale della Consolazione che venne costruito nel XVI secolo. In questo noscomio si trovavano i migliori medici specializzati in traumatologia affiancati da benefattori e santi, tra i quali San Luigi Gonzaga.