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Valerio Agricola
6 reviews on 1 places
La Chiesa di Santa Teresa a Trani è un esempio affascinante di architettura barocca del XVII secolo. Sorge sul sito di due chiese medievali preesistenti: l’antica chiesa di San Leo o San Leone, risalente probabilmente al XII secolo, e la chiesa di San Marco, costruita nel XV secolo.
Situata al di fuori delle mura della città, in prossimità delle porte d’ingresso. Questa necropoli si organizza sui lati di una strada che corre parallela alle mura della città.
Contiene diversi monumenti funerari che esemplificano i modelli di architettura funebre più diffusi tra gli inizi del I secolo a.C., periodo in cui la necropoli inizia ad essere frequentata.
Le tombe più povere sono indicate dalla presenza di rozzi busti in pietra, detti “columelle”.
Quasi al centro dell’incrocio tra la strada che esce da Porta Nocera e la via sulla quale si dispone la necropoli è visibile il cippo di Titus Suedius Clemens, il magistrato inviato dall’imperatore Vespasiano a sanare gli abusi edilizi compiuti in città dopo il terremoto del 62 d.C.
Contiene diversi monumenti funerari che esemplificano i modelli di architettura funebre più diffusi tra gli inizi del I secolo a.C., periodo in cui la necropoli inizia ad essere frequentata.
Le tombe più povere sono indicate dalla presenza di rozzi busti in pietra, detti “columelle”.
Quasi al centro dell’incrocio tra la strada che esce da Porta Nocera e la via sulla quale si dispone la necropoli è visibile il cippo di Titus Suedius Clemens, il magistrato inviato dall’imperatore Vespasiano a sanare gli abusi edilizi compiuti in città dopo il terremoto del 62 d.C.
Situata lungo la strada che portava a Napoli, era utilizzata già durante i primi secoli di vita di Pompei. Gli edifici funerari oggi visibili sono databili a partire dal I secolo a.C. Le tombe monumentali illustrano le tipologie funerarie più diffuse dell’epoca. Tra queste, spiccano due tombe costituite da un sedile semicircolare in tufo, chiamato schola, dedicate dall’assemblea della città a cittadini illustri e meritevoli1. Una di queste conserva l’iscrizione a grandi lettere del proprietario della tomba, la sacerdotessa pubblica Mamia.
Il Castello Normanno di Vico del Gargano, situato nel suggestivo centro urbano, incarna secoli di storia e imponente grandezza. Costruito come opera difensiva dai Normanni nel mille, il castello ha affrontato attacchi turchi, motivando la creazione di una seconda cinta muraria. Nel 1240, l'imperatore Svevo Federico II rimodellò la fortezza trasformandola in una dimora signorile, dove ospitava sontuosi banchetti e si dedicava alla caccia. Nel corso dei secoli, il castello ha subito importanti modifiche, raggiungendo la sua forma definitiva nel XIV secolo. Oggi, l'ingresso principale è stato spostato a nord-ovest, accogliendo i visitatori con archi a sesto acuto che conducono a un cortile, arricchito da un pozzo centrale per l'approvvigionamento di acqua.
Primo, secondo, dolce, pane, vino e acqua a 11,90 euro. Super economico, qualità accettabile specialmente se si vanno a scegliere specialità spagnola, evitando primi italiani. Locale abbastanza frequentato, a pochi passi dal castello di Saragoza. Il vino, con tappo svitabile e non in sughero, è spagnolo e molto alcolico (14 gradi). Ho trovato molto saporita e ricostituente la zuppa di lenticchie.