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Mario Ricci
4 reviews on 1 places
Per carità, non abbiamo mangiato male ma neanche bene ed il servizio, sebbene cordiale e veloce è stato un po’ confusionario e approssimativo specialmente in fase di pagamento. Anche per la location regna un po’ di confusione: non si capisce se vuole essere un pub o qualcosa di informale ma indefinito. Buoni gli antipasti, primi nella norma, carne grigliata molto, ma molto salata purtroppo. Sconto the fork applicato correttamente.
Si può fare meglio...
Si può fare meglio...
Nell'estremo ovest dell'isola, tra i comuni di Buenavista del Norte e Santiago del Teide, si trovano le scogliere di Los Gigantes. Queste immense pareti di roccia vulcanica si ergono all'interno del Parco Rurale di Teno e formano uno dei paesaggi più famosi di Tenerife. Una visita imprescindibile dell'isola.
I guanci, gli aborigeni dell'isola delle Canarie, si riferivano a Los Gigantes come la “muraglia dell'inferno”, poiché credevano che le scogliere rappresentassero la fine del mondo. Inoltre, la forma ripida della montagna, che ricorda delle figure umane, non faceva altro che rafforzare quest'idea.
Le pareti verticali delle scogliere di Los Gigantes hanno una pendenza davvero vertiginosa, perfettamente visibile sia dal mare che dalla terraferma. L'altezza delle scogliere in alcuni punti ragggiunge i 600 metri! Il colore scuro delle pareti e le colonne di lava solidificata fanno di Los Gigantes un paesaggio unico a Tenerife.
Le scogliere sono poi una tappa obbligata per tutti gli appassionati di immersioni. Il fondale marino di Los Gigantes è profondo almeno 30 metri, ed è molto difficile accedervi. Per questo motivo, ospita una grande biodiversità: alghe calcaree, corallo nero, spugne e molto altro.
I guanci, gli aborigeni dell'isola delle Canarie, si riferivano a Los Gigantes come la “muraglia dell'inferno”, poiché credevano che le scogliere rappresentassero la fine del mondo. Inoltre, la forma ripida della montagna, che ricorda delle figure umane, non faceva altro che rafforzare quest'idea.
Le pareti verticali delle scogliere di Los Gigantes hanno una pendenza davvero vertiginosa, perfettamente visibile sia dal mare che dalla terraferma. L'altezza delle scogliere in alcuni punti ragggiunge i 600 metri! Il colore scuro delle pareti e le colonne di lava solidificata fanno di Los Gigantes un paesaggio unico a Tenerife.
Le scogliere sono poi una tappa obbligata per tutti gli appassionati di immersioni. Il fondale marino di Los Gigantes è profondo almeno 30 metri, ed è molto difficile accedervi. Per questo motivo, ospita una grande biodiversità: alghe calcaree, corallo nero, spugne e molto altro.
A Bruges alle 9, 9:30 chiude praticamente tutto e siamo dovuti andare in questo ristorante. ..uno dei pochi aperti a quell'ora (22:30). Locale molto intimo, si cena praticamente al buio...luce di candela fievolissima...Servizio accettabile, abbiamo preso la carbonade, tipico spezzatino belga...discreto ma nulla di più...patate non un granché..salse nelle pietanze poco saporite...rapporto qualità/prezzo un po' sbilanciato...In mancanza di meglio ma appena sufficiente.
Piazza Pretoria è bella coi suoi palazzi ai cui comunque una sistemata male non farebbe. È il risultato dell'urbanistica del 1500 che riusciva a manifestare anche dove era difficile aspettarselo, un perfetto equilibrio di spazi e volumi. Lo spazio è quasi un trapezio, delimitato dal fianco delle chiese di Santa Caterina e di San Giuseppe dei Teatini. Le cupole delle due chiese si contrappongono e dominano la piazza; racchiudono lo spazio una serie di edifici di notevole pregio, fra cui il Palazzo Senatorio o del Municipio, chiamato anche "Palazzo delle Aquile".
Ma ciò che colpisce nella piazza, occupandone quasi tutto il centro è la Fontana Pretoria, una delle più belle fontane d'Italia. Oggi si può ammirare in tutto il suo splendore dopo che il suo restauro si è concluso nel 2003.
Ma ciò che colpisce nella piazza, occupandone quasi tutto il centro è la Fontana Pretoria, una delle più belle fontane d'Italia. Oggi si può ammirare in tutto il suo splendore dopo che il suo restauro si è concluso nel 2003.