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Alfio Bosatra

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Siamo nel centro storico di Pontremoli, bello e inatteso per coloro che conoscono la cittadina solo come indicazione di uscita dell'autostrada della Cisa. E l'Osteria della Bietola si trova nel cuore del borgo, a due passi dalla piazza del duomo e dal Campanone.
Il locale è piccolo (25 coperti), rustico, senza un dehors (non c'è lo spazio), né vista panoramica, ma la qualità della cucina merita senza indugio la sosta. A maggior ragione se si considera la generosità dei prezzi praticati.
Cucina della Lunigiana, naturalmente, della quale Pontremoli è capoluogo. La carta delle vivande è sviluppata in maniera semplice: antipasto con salumi (tra i quali, immancabile, un eccellente lardo di Colonnata), "torta d'erbi" e torta di patate e cipolle; a seguire testaroli (piatto simbolo del territorio, qui realizzati alla perfezione), ravioli di bietola, ricotta e spinaci, tagliatelle, gnocchi di patate e gnocchi alla pontremolese (ovvero lasagnette di farina integrale, eccellenti), da condirsi, a scelta, con ragù di carne, pesto, sugo di funghi porcini oppure olio della Lunigiana. Tra i secondi, coniglio o costolette di agnello di Zeri, alla cacciatora o fritti (quelle di agnello valgono da sole il viaggio, tanto tenere sono le carni quanto fragrante è la frittura), cavoli ripieni, involtini di vitello. Per chiudere una cena (o un pranzo) di sostanza, sono disponibili un tiramisù "casalingo" (nel senso più alto) che riconcilia con un dolce troppo spesso avvilito da sbiadite interpretazioni e crostate con marmellate, prodotte quotidianamente dalla cucina. Le referenze in fatto di vino sono striminzite, ma non ne avvertirete il bisogno perché il "vino della casa" (per noi, un modello di riferimento del genere) è un buonissimo Chianti biologico di grande bevibilità.
Il servizio, come del resto la gestione, è piacevolmente e confortevolmente familiare. Senza rinunciare ad essere, oltre che cordiale, concreto ed efficiente.